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Fonte: comunivirtuosi.org
Pubblichiamo di seguito il testo della Relazione redatta dal Coordinatore dell'Associazione Comuni Virtuosi Marco Boschini, sulla cui base il Comitato direttivo della rete ha approvato all'unanimità l'espulsione del Comune di Vezzano Ligure (SP) che, legittimamente, ha scelto di mettere in campo progetti e una strategia diverse da quelle contenute nello Statuto e nel Manifesto dei Comuni Virtuosi.
Pur essendo il Comune di Vezzano uno dei quattro soci fondatori che, nel maggio del 2005, contribuì a dar vita all'esperienza dei comuni virtuosi, abbiamo ritenuto di procedere con tale sofferta decisione in quanto riteniamo che la credibilità conquistata sul campo e in anni di lavoro e impegno, non possa in nessun modo essere messa in discussione da classi dirigenti che non credono nei valori e negli obiettivi dell'Associazione.
Il Comune di Vezzano Ligure (SP) è stato protagonista, insieme a Colorno (PR), Monsano (AN) e Melpignano (LE), della costituzione dell’Associazione Comuni Virtuosi. Proprio nella sala del consiglio comunale del municipio spezzino, nel maggio del 2005, ospitò infatti la nascita della nostra rete, condividendo con le altre tre amministrazioni comunali l’avvio di un’esperienza esaltante di scambio di progettualità e buona gestione della “cosa pubblica”, che partiva dalle rispettive sperimentazioni in campo ambientale.
Grazie alla spinta emotiva della giunta guidata dall’allora sindaco Paola Giannarelli, il Comune di Vezzano (cittadina di circa 7.500 abitanti) si dimostrò da subito come motore trainante di un percorso di contaminazione di buone prassi nel campo soprattutto dell’efficienza energetica e della bioedilizia.
L’allegato energetico al Regolamento edilizio comunale, la sperimentazione in una frazione del paese del sistema di raccolta differenziata porta a porta spinta, l’introduzione di prodotti locali e biologici nelle mense scolastiche, l’uso dell’acqua del rubinetto e la riscoperta delle fonti naturali presenti in paese, così come i progetti di educazione ambientale per le nuove generazioni e la progettazione e realizzazione di edifici pubblici a basso impatto ambientale secondo le caratteristiche tecnico-costruttive della bioedilizia, hanno fatto di quella realtà un modello da seguire e un esempio da replicare in altre zone d’Italia, a partire dai Comuni soci.
Con le elezioni del giugno del 2009 alla guida del Comune arriva il Dott. Fiorenzo Abruzzo, già peraltro presente nella precedente Giunta guidata da Paola Giannarelli, socia fondatrice dell’Associazione.
Quello è l’inizio di un cambio radicale nei rapporti tra l’Ente e l’Associazione: mentre fino a quel momento il Comune aveva sempre partecipato attivamente alle attività del coordinamento e della rete, portando idee e proposte e presenziando a tutti gli appuntamenti istituzionali previsti dallo Statuto (assemblee, riunioni, ecc.), con la nuova Amministrazione in carica improvvisamente e fino a tutt’oggi (salvo un caso isolato nell’assemblea generale del maggio 2010 a Firenze) il Comune di Vezzano Ligure ha ritenuto evidentemente del tutto inutile portare avanti quel rapporto di collaborazione reciproca quasi naturale visto il ruolo di socio fondatore ricoperto.
A venire meno è anche quel minimo rispetto istituzionale che porta gli altri enti iscritti alla rete (ad oggi sono 53 sparsi in tutto il territorio nazionale) a comunicare eventuali assenze, a delegare il Presidente in occasione delle assemblee, e più in generale ad attivare e potenziare uno scambio di idee, progetti ed iniziative concrete portate avanti nei rispettivi territori, assolvendo quindi al primo e più importante obiettivo insito nella natura stessa della nostra associazione: fare in modo che le buone azioni diventino patrimonio comune per tutti gli associati, e possano diventare uno strumento codificabile e replicabile su larga scala.
Se a questo aggiungiamo un radicale cambio di impostazione rispetto alle politiche ambientali impostate nella precedente Giunta, si chiarisce ed evidenzia la motivazione che ha spinto il Presidente Gianluca Fioretti, su esplicito mandato del Comitato Direttivo, di chiedere informazioni e spiegazioni, tramite lettera raccomandata, al legale rappresentante nonché Sindaco del Comune Dott. Fiorenzo Abruzzo, rispetto alle motivazioni che hanno portato un comune socio fondatore, ad interrompere ogni tipo di rapporto con la rete.
Ecco il testo della comunicazione inviata al Comune di Vezzano Ligure ormai tre mesi fa.
Egregio Dott. Fiorenzo Abruzzo, con la presente, sono a manifestarLe, a nome mio personale e del Comitato Direttivo dell'Associazione, tutta la mia preoccupazione, in seguito alla visita che il Coordinatore dell’Associazione Marco Boschini Le ha fatto in occasione del servizio che il giornalista Giuliano Marrucci di “Report” sta preparando sulla nostra rete, al fine di raccontare alcune delle più significative esperienze in campo ambientale portate avanti dai nostri Comuni soci. E’ con rammarico che, anche in seguito alle indicazioni raccolte sul campo, siamo con la presente a sottolineare la distanza che ormai passa tra le azioni concrete portate avanti dall’ Amministrazione da Lei guidata e il Manifesto e lo Statuto dell’Associazione, ai quali nel maggio del 2005, proprio a Vezzano Ligure, anche il Suo comune decise di aderire, risultando così uno dei membri fondatori. Il tema dei Rifiuti è diventato, insieme alla Gestione del Territorio e a quella energetica, una delle questioni centrali che definiscono i criteri minimi di ammissibilità per le nuove richeste di adesione e, soprattutto, per la permanenza dei soci all’interno della Associazione. Apprendere, dopo sei anni, che il Suo Comune si attesta ad una percentuale di raccolta differenziata ferma al 25% rappresenta, oltre che lo specchio di una immobilità, politica e progettuale, verso un nuovo sistema di raccolta RSU (preferibilmente "porta a porta"), anche un pessimo risultato, secondo i criteri dell’Associazione, che può di per sé inficiare la possibilità per il Comune di Vezzano Ligure di rimanere all’interno dell’Associazione stessa. Ciò detto, con la presente siamo a chiederLe quindi una risposta in merito e un impegno concreto relativamente alla possibilità di investire strumenti e risorse per estendere il progetto " porta a porta " su tutto il territorio comunale e, al tempo stesso, avviare progetti conseguenti per la riduzione a monte dei rifiuti (pannolini lavabili, acqua del sindaco, prodotti sfusi, recupero olii esausti, ecc.). L'Associazione è pienamente consapevole che tali politiche e progetti comportano comunque scelte complesse e impegnative, politiche e anche in sede di Bilancio. Quindi, questa mia non vuole rappresentare una imposizione, nel pieno rispetto dell'autonomia decisionale del Comune da Lei amministrato. Ma, pur tuttavia, ci si trova in una situazione per cui, oggettivamente, i Valori e le azioni contenute all'interno del Manifesto, nello Statuto e nel Regolamento dell'Associazione sono ampiamente e concretamente messi in discussione dalle azioni e politiche svolte dalla Sua Amministrazione. Auspichiamo quindi con la presente una risposta che vada nella giusta direzione, quella della sostenibilità e della tutela e salvaguardia del Territorio. La struttura dell'Associazione rimane a Sua disposizione per ogni risposta a richieste e proposte attuate in tal senso. In attesa di un cortese riscontro, mi pregio di porgerLe i miei più distinti saluti.
In queste ultime settimane ci siamo chiesti più volte come procedere, considerato anche il ruolo particolare rivestito dal Comune di Vezzano Ligure, ma dobbiamo constatare con rammarico che le politiche ambientali praticate dal Comune da una parte, e l’intollerabile mancanza di rispetto manifestatasi nell’assenza di una risposta alla lettera sopra riportata dall’altra, non possono che portare ad un’unica, sofferta, conclusione: l’espulsione del Comune di Vezzano Ligure dall’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi.
Pur rispettando le scelte e l’autonomia di ogni ente locale socio, non possiamo certo permetterci, viste le numerosissime sollecitazioni e segnalazioni giunte nei mesi scorsi da diversi cittadini della comunità spezzina, onde evitare di far perdere di credibilità al progetto complessivo della rete a suo tempo voluto da Paola Giannarelli, di annoverare tra i nostri Comuni membri, una realtà come quella di Vezzano che persegue un modello di sviluppo e di comunità non in linea con la filosofia e i principi ispiratori contenuti nel Manifesto e nello Statuto dei Comuni Virtuosi.
Propongo per questo ai membri del Comitato Direttivo, a norma del Regolamento dell’Associazione, l’espulsione del Comune di Vezzano Ligure, chiedendo di approvarla all’unanimità, ratificandola tramite comunicazione scritta firmata dal Presidente Gianluca Fioretti.
Padova, 13 maggio 2011.
Il coordinatore, Marco Boschini
Pur essendo il Comune di Vezzano uno dei quattro soci fondatori che, nel maggio del 2005, contribuì a dar vita all'esperienza dei comuni virtuosi, abbiamo ritenuto di procedere con tale sofferta decisione in quanto riteniamo che la credibilità conquistata sul campo e in anni di lavoro e impegno, non possa in nessun modo essere messa in discussione da classi dirigenti che non credono nei valori e negli obiettivi dell'Associazione.
Il Comune di Vezzano Ligure (SP) è stato protagonista, insieme a Colorno (PR), Monsano (AN) e Melpignano (LE), della costituzione dell’Associazione Comuni Virtuosi. Proprio nella sala del consiglio comunale del municipio spezzino, nel maggio del 2005, ospitò infatti la nascita della nostra rete, condividendo con le altre tre amministrazioni comunali l’avvio di un’esperienza esaltante di scambio di progettualità e buona gestione della “cosa pubblica”, che partiva dalle rispettive sperimentazioni in campo ambientale.
Grazie alla spinta emotiva della giunta guidata dall’allora sindaco Paola Giannarelli, il Comune di Vezzano (cittadina di circa 7.500 abitanti) si dimostrò da subito come motore trainante di un percorso di contaminazione di buone prassi nel campo soprattutto dell’efficienza energetica e della bioedilizia.
L’allegato energetico al Regolamento edilizio comunale, la sperimentazione in una frazione del paese del sistema di raccolta differenziata porta a porta spinta, l’introduzione di prodotti locali e biologici nelle mense scolastiche, l’uso dell’acqua del rubinetto e la riscoperta delle fonti naturali presenti in paese, così come i progetti di educazione ambientale per le nuove generazioni e la progettazione e realizzazione di edifici pubblici a basso impatto ambientale secondo le caratteristiche tecnico-costruttive della bioedilizia, hanno fatto di quella realtà un modello da seguire e un esempio da replicare in altre zone d’Italia, a partire dai Comuni soci.
Con le elezioni del giugno del 2009 alla guida del Comune arriva il Dott. Fiorenzo Abruzzo, già peraltro presente nella precedente Giunta guidata da Paola Giannarelli, socia fondatrice dell’Associazione.
Quello è l’inizio di un cambio radicale nei rapporti tra l’Ente e l’Associazione: mentre fino a quel momento il Comune aveva sempre partecipato attivamente alle attività del coordinamento e della rete, portando idee e proposte e presenziando a tutti gli appuntamenti istituzionali previsti dallo Statuto (assemblee, riunioni, ecc.), con la nuova Amministrazione in carica improvvisamente e fino a tutt’oggi (salvo un caso isolato nell’assemblea generale del maggio 2010 a Firenze) il Comune di Vezzano Ligure ha ritenuto evidentemente del tutto inutile portare avanti quel rapporto di collaborazione reciproca quasi naturale visto il ruolo di socio fondatore ricoperto.
A venire meno è anche quel minimo rispetto istituzionale che porta gli altri enti iscritti alla rete (ad oggi sono 53 sparsi in tutto il territorio nazionale) a comunicare eventuali assenze, a delegare il Presidente in occasione delle assemblee, e più in generale ad attivare e potenziare uno scambio di idee, progetti ed iniziative concrete portate avanti nei rispettivi territori, assolvendo quindi al primo e più importante obiettivo insito nella natura stessa della nostra associazione: fare in modo che le buone azioni diventino patrimonio comune per tutti gli associati, e possano diventare uno strumento codificabile e replicabile su larga scala.
Se a questo aggiungiamo un radicale cambio di impostazione rispetto alle politiche ambientali impostate nella precedente Giunta, si chiarisce ed evidenzia la motivazione che ha spinto il Presidente Gianluca Fioretti, su esplicito mandato del Comitato Direttivo, di chiedere informazioni e spiegazioni, tramite lettera raccomandata, al legale rappresentante nonché Sindaco del Comune Dott. Fiorenzo Abruzzo, rispetto alle motivazioni che hanno portato un comune socio fondatore, ad interrompere ogni tipo di rapporto con la rete.
Ecco il testo della comunicazione inviata al Comune di Vezzano Ligure ormai tre mesi fa.
Egregio Dott. Fiorenzo Abruzzo, con la presente, sono a manifestarLe, a nome mio personale e del Comitato Direttivo dell'Associazione, tutta la mia preoccupazione, in seguito alla visita che il Coordinatore dell’Associazione Marco Boschini Le ha fatto in occasione del servizio che il giornalista Giuliano Marrucci di “Report” sta preparando sulla nostra rete, al fine di raccontare alcune delle più significative esperienze in campo ambientale portate avanti dai nostri Comuni soci. E’ con rammarico che, anche in seguito alle indicazioni raccolte sul campo, siamo con la presente a sottolineare la distanza che ormai passa tra le azioni concrete portate avanti dall’ Amministrazione da Lei guidata e il Manifesto e lo Statuto dell’Associazione, ai quali nel maggio del 2005, proprio a Vezzano Ligure, anche il Suo comune decise di aderire, risultando così uno dei membri fondatori. Il tema dei Rifiuti è diventato, insieme alla Gestione del Territorio e a quella energetica, una delle questioni centrali che definiscono i criteri minimi di ammissibilità per le nuove richeste di adesione e, soprattutto, per la permanenza dei soci all’interno della Associazione. Apprendere, dopo sei anni, che il Suo Comune si attesta ad una percentuale di raccolta differenziata ferma al 25% rappresenta, oltre che lo specchio di una immobilità, politica e progettuale, verso un nuovo sistema di raccolta RSU (preferibilmente "porta a porta"), anche un pessimo risultato, secondo i criteri dell’Associazione, che può di per sé inficiare la possibilità per il Comune di Vezzano Ligure di rimanere all’interno dell’Associazione stessa. Ciò detto, con la presente siamo a chiederLe quindi una risposta in merito e un impegno concreto relativamente alla possibilità di investire strumenti e risorse per estendere il progetto " porta a porta " su tutto il territorio comunale e, al tempo stesso, avviare progetti conseguenti per la riduzione a monte dei rifiuti (pannolini lavabili, acqua del sindaco, prodotti sfusi, recupero olii esausti, ecc.). L'Associazione è pienamente consapevole che tali politiche e progetti comportano comunque scelte complesse e impegnative, politiche e anche in sede di Bilancio. Quindi, questa mia non vuole rappresentare una imposizione, nel pieno rispetto dell'autonomia decisionale del Comune da Lei amministrato. Ma, pur tuttavia, ci si trova in una situazione per cui, oggettivamente, i Valori e le azioni contenute all'interno del Manifesto, nello Statuto e nel Regolamento dell'Associazione sono ampiamente e concretamente messi in discussione dalle azioni e politiche svolte dalla Sua Amministrazione. Auspichiamo quindi con la presente una risposta che vada nella giusta direzione, quella della sostenibilità e della tutela e salvaguardia del Territorio. La struttura dell'Associazione rimane a Sua disposizione per ogni risposta a richieste e proposte attuate in tal senso. In attesa di un cortese riscontro, mi pregio di porgerLe i miei più distinti saluti.
In queste ultime settimane ci siamo chiesti più volte come procedere, considerato anche il ruolo particolare rivestito dal Comune di Vezzano Ligure, ma dobbiamo constatare con rammarico che le politiche ambientali praticate dal Comune da una parte, e l’intollerabile mancanza di rispetto manifestatasi nell’assenza di una risposta alla lettera sopra riportata dall’altra, non possono che portare ad un’unica, sofferta, conclusione: l’espulsione del Comune di Vezzano Ligure dall’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi.
Pur rispettando le scelte e l’autonomia di ogni ente locale socio, non possiamo certo permetterci, viste le numerosissime sollecitazioni e segnalazioni giunte nei mesi scorsi da diversi cittadini della comunità spezzina, onde evitare di far perdere di credibilità al progetto complessivo della rete a suo tempo voluto da Paola Giannarelli, di annoverare tra i nostri Comuni membri, una realtà come quella di Vezzano che persegue un modello di sviluppo e di comunità non in linea con la filosofia e i principi ispiratori contenuti nel Manifesto e nello Statuto dei Comuni Virtuosi.
Propongo per questo ai membri del Comitato Direttivo, a norma del Regolamento dell’Associazione, l’espulsione del Comune di Vezzano Ligure, chiedendo di approvarla all’unanimità, ratificandola tramite comunicazione scritta firmata dal Presidente Gianluca Fioretti.
Padova, 13 maggio 2011.
Il coordinatore, Marco Boschini