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martedì 29 novembre 2011

Comunicato Stampa n° 4

Foto: il giorno dopo l'alluvione in loc. Fornola di Vezzano Ligure all'interno del Parco di Montemarcello-Magra

Comunicato Stampa n°4

Gli abitanti di Fornola si sono riuniti in assemblea per confrontarsi sulle iniziative da prendere esasperati dall’invivibilità della loro frazione,invasa da polveri e rumori sollevate dai mezzi che transitano nel quartiere, in particolar modo dagli autotreni che operano in zona. L’aggravarsi della situazione è anche dovuta ai depositi di fanghi lasciati dalla recente alluvione, che trascinati dai veicoli in transito si espandono per tutto l’ambiente.

La maggior responsabilità di questo degrado è da addebitarsi ai mezzi pesanti che operano in zona , come betoniere, autotreni porta container , e mezzi pesanti in genere. Queste ditte occupano anche aree protette, da anni attendono di essere delocalizzate perché incompatibili con l’area parco, le varie Amministrazioni che dovrebbero farsene carico sono state sino ad oggi assenti, anzi alcune avvallano opere di “riambientalizzazione“ (?) fuori da ogni logica di rispetto della normativa vigente . Nessun segnale di ripensamento neanche per lo svincolo autostradale,in parte progettato in area esondabile e protetta , anche alla luce dell’ultima alluvione e dei divieti emanati dal Ministero dell’Ambiente.

Il Comitato "Ambiente Vezzanese"

martedì 4 ottobre 2011

Comunicato Stampa n°3

Foto: Protesta spontanea della popolazione in località Fornola
esasperata dalla presenza dei Tir, vicino alle abitazioni,
all'interno del Parco di Montemarcello-Magra.

Comunicato Stampa n°3

E' con grande soddisfazione che gli abitanti di Fornola accolgono il risultato della Conferenza dei Servizi deliberante riunita per la richiesta di un parcheggio di Tir nel Parco di Montemarcello-Magra.

L'azione sempre presente dei Cittadini nei confronti delle Istituzioni ha indotto le Amministrazioni partecipanti e quelle assenti ad esprimere all'unanimità "parere negativo" al progetto.

Il Comitato "Ambiente Vezzanese", che partecipava con suo rappresentante alla Conferenza, ha rilevato probabili irregolarità nello svolgimento delle procedure e pertanto si è rivolto al Difensore Civico.

I Tir comunque occupano da diversi mesi, ancor prima della Conferenza Deliberante, l'area ex Palagi, pertanto senza regolare autorizzazione, svolgendo normale attività senza che le autorità preposte al controllo del territorio rilevassero irregolarità.

Gli abitanti di Fornola, visto il risultato della Conferenza, auspicano che vengano presi immediati provvedimenti da parte delle Autorità competenti affinché avvenga l'immediato sgombero dell'area restituendo così tranquillità ai residenti e al Parco.

Il Comitato "Ambiente Vezzanese"

sabato 3 settembre 2011

Comunicato Stampa

Gli abitanti di Fornola hanno accolto positivamente il risalto dato dalla stampa alle nostre rivendicazioni e la condivisione da parte delle associazioni ambientaliste e dei comitati.
La zona della Ripa annovera più realtà aziendali che per le loro attività hanno interessato la nostra attenzione in difesa della salute dei cittadini di Vezzano. Ultima realtà è da tempo l’occupazione dell’ex area Palagi da parte di un mega parcheggio per TIR in area Parco, perciò protetta, non ancora autorizzato in quanto la conferenza dei servizi deliberante non è ancora avvenuta.
Le autorità locali interpellate sull’argomento hanno espresso la loro impossibilità ad intervenire. Gli abitanti pertanto ne subiscono le conseguenze : emissioni di polveri , fumi e rumori a tutte le ore del giorno e della notte che provocano giustamente le ire dei residenti delle vicine abitazioni.
Non ultimo il potenziamento dello svincolo autostradale, anch’esso in parte progettato in aree protette.
Valutando gli interventi conseguenti di questi ultimi giorni degli amministratori e dei loro rappresentanti periferici del comune della Spezia, apparsi sulla carta stampata e on-line , ritenevamo , forse ingenuamente, che le loro osservazioni fossero indirizzate non solo per criticare le nostre osservazioni, ma anche per analizzarne l’aspetto tecnico e soprattutto informare i propri cittadini su scelte che andranno ad influire sulla vivibilità dei loro quartieri.
L’ultimo intervento apparso sulla stampa da parte di un amministratore regionale, ha confermato la validità delle nostre obiezioni,come l’inutilità del raddoppio della strada della Ripa, peraltro minacciata da piene , verificatesi anche nell’ultimo inverno , e scoprendo l’alternativa del ponte sul Magra tra Ceparana e S Stefano.In questo senso sarebbe utile considerare la validità della proposta dei Comitati spezzini dell’apertura del casello La Spezia Nord a Ceparana.
Riteniamo che il traffico che verrà spostato per un giusto alleggerimento del la viabilità sulla sarzanese, non volatilizzabile ,avrà come unica alternativa il tratto autostradale confluente in via Carducci ,unico tracciato a rapido scorrimento, sia verso Fornola sia verso Spezia , in ambo i sensi , che comprenderà anche il traffico del Buonviaggio (agevolato in questo dalla nuova variante) più quello che ora percorre la tratta Lerici – Romito, in quanto il nuovo percorso sarà più economico in termini di tempo e chilometraggio. Tutto questo se venisse potenziato lo svincolo di Fornola.
Noi riteniamo che una politica attenta all’ambiente e alla salute dei cittadini debba dare priorità ai mezzi pubblici e diversificare in più direttrici la viabilità nel rispetto dell’ambiente naturale protetto e delle sue esigenze. In questo senso chiediamo dove sono finiti i progetti della galleria del Buon viaggio, anello mancante delle proposte precedenti, che canalizzerebbe il traffico della Val di Vara, Aulla e Ceparana e quello del nuovo casello autostradale proposto . Tutto questo avrebbe anche la incontestabile capacità di indirizzare parte del traffico sulla nuova circonvallazione, alleggerendo il traffico in città.
Come secondo intervento auspichiamo la costruzione della galleria di Arcola convogliante il traffico per Sarzana e il suo casello autostradale e oltre. In tutto avremo il traffico veloce e pesante suddiviso in tre direttrici, supportate dalle vecchie tratte per il traffico locale.
Tra i tanti dubbi che ci attanagliano, riteniamo che certe scelte assurde di svincoli, raddoppi, ed altre opere siano, forse, finalizzate al solo scopo di accaparrarsi fondi, in quanto tale argomento compare sempre nei vari incontri con la popolazione, ma forse è solo un dubbio .

Il Comitato Ambiente Vezzanese

giovedì 18 agosto 2011

"Cittadellaspezia.it" articolo del 18 Agosto 2011

Legambiente Liguria contraria allo svincolo di Fornola

Fonte: Cittadellaspezia.it

Fornola 18 Agosto 2011 ore 17:55:27

La Spezia. Legambiente Liguria dalla parte del Comitato Ambiente Vezzanese, fermamente contrario e pronto a dare battaglia riguardo al raddoppio dello svincolo autostradale e alla costruzione di nuove arterieri viarie in zona Parco e in zona esondabile del fiume Magra e alla proposta di una nuova strada sul fiume che sostituisca la Ripa.
"Siamo totalmente concordi con quanto sostenuto dal Comitato di Fornola - commentano Stefano Sarti, presidente di Legambiente Liguria e Alessandro Poletti, Responsabile Difesa Suolo di Legambiente Liguria -: non è concepibile viste le emergenze socio ambientali dell’area la soluzione che prevede il nuovo svincolo, rispetto al quale ribadiamo quindi la nostra contrarietà; così come ribadiamo la nostra contrarietà all’incremento di Tir.
Quanto alla nuova strada è un esempio del malgoverno Provinciale: purtroppo la manovra della Provincia di allontanare la viabilità dal fronte frana che ha causato la morte della poliziotta quest'inverno, occupando l’area fluviale, rappresenta una soluzione pessima confliggente con le finalità della Normativa di bacino e la funzione delle aree esondabili in punto del fiume dove sono già ora troppo ristrette.

"Cronaca4.it" articolo del 18 Agosto 2011

Legambiente | Concordiamo con i cittadini di Fornola contrari al nuovo svincolo Autostradale

La Spezia 18 Agosto 2011 ore 16:54:41
L'intervento di Stefano Sarti e Alessandro Poletti

Abbiamo letto le dichiarazioni dei Cittadini di Fornola contrari allo svincolo Autostradale in zona Parco e in zona esondabile del fiume Magra, ma anche della proposta, sconcertante di fare una nuova strada sul fiume che sostituisca la Ripa.

Siamo totalmente concordi con quanto sostenuto dal Comitato di Fornola: non è concepibile viste le emergenze socio – ambientali dell’area la soluzione che prevede il nuovo svincolo, rispetto al quale ribadiamo quindi la nostra contrarietà; così come ribadiamo la nostra contrarietà all’incremento di TIR.
Quanto alla nuova strada è un esempio del malgoverno Provinciale: purtroppo la manovra della Provincia di allontanare la viabilità dal fronte frana che ha causato la morte della poliziotta quest'inverno, occupando l’area fluviale, rappresenta una soluzione pessima confliggente con le finalità della Normativa di bacino e la funzione delle aree esondabili in punto del fiume dove sono già ora troppo ristrette.

Insomma per la sicurezza si trovi una soluzione diversa che non andare nell’area fluviale, magari rinforzando le aree soggette a frana con il reperimento di opportune risorse.
Il Presidente di Legambiente Liguria Stefano Sarti
Il Responsabile Difesa Suolo di Legambiente Liguria Alessandro Poletti

"Cittadellaspezia.it" articolo del 18 Agosto 2011

Troppi Tir a Fornola, scatta la protesta

Fonte: Cittadellaspezia.it

Fornola 18 Agosto 2011 ore 10:37:42
I cittadini preoccupati per i nuovi progetti di viabilità provinciale che interesseranno l'area.

Val di Magra - Val di Vara. "No ai Tir nel Parco. Sindaco dove sei"? E'il grido di protesta che ieri gli abitanti della frazione di Fornola hanno rivolto all'amministrazione comunale attraverso un grande striscione bianco che ha fatto la sua comparsa sotto lo svincolo autostradale.
Una protesta nata spontaneamente tra la popolazione, esasperata dalla continua presenza dei Tir che transitano in prossimità delle abitazioni e nei pressi di una località che rientra sotto la tutela del Parco di Montemarcello-Magra. "La frazione di Fornola - commenta in una nota il Comitato Ambiente Vezzanese - solo per l’impatto dell’autostrada, sopporta già il transito di 12milioni di veicoli l’anno. Con le nuove opere programmate il traffico sarà più che raddoppiato visto che accorperà la maggior parte dei veicoli che ora percorrono le due direttrici dalla Spezia verso Romito e verso Buonviaggio. E’ sconcertante che tutto questo venga progettato in contrasto alle leggi vigenti , come ad esempio il rispetto delle aree esondabili , aree SIC, aree parco, corridoio biologico, ma ancor più non tenendo in considerazione la salute dei cittadini e ignorando che eventuali interventi dovrebbero essere finalizzati ad un miglioramento della situazione attuale. Gli abitanti della frazione di Fornola sono pertanto nettamente contrari alla costruzione del raddoppio dello svincolo e di nuove arterie a cui si opporranno con tutti gli strumenti a loro disposizione, anche perché, essendo già penalizzati da una situazione ambientale insostenibile, con questi interventi si andrà ad incidere in modo irrimediabile sulla vita del quartiere".
"Non è certo il Comune di Vezzano che può opporsi allo svincolo - commenta il sindaco Fiorenzo Abruzzo -, si tratta di un progetto importante per la viabilità provinciale che interessa vari enti a cominciare da Anas, Salt, Regione, Comuni, Parco e Autorità di Bacino. Tutti insieme stiamo cercando di trovare un accordo che possa dare forma ad un progetto non peggiorativo rispetto alla situazione attuale e che soprattutto, oltre a dare una risposta adeguata al traffico, possa tutelare la salute dei cittadini. Numerose scelte in questo senso sono già state fatte, tanto che è venuto meno il primo progetto presentato anni fa da Anas che aveva un forte impatto ambientale e nei confronti dei cittadini. Si tratta comunque di continuare i tavoli di incontro e di discussione affinché venga trovata una mediazione tra tutti gli enti che sia effettivamente adeguata e migliorativa". Intanto è previsto un nuovo incontro sulla viabilità provinciale per il mese di settembre, quando assessori e tecnici regionali si recheranno sul territorio per vedere il sito.

"Cronaca4.it" articolo del 18 Agosto 2011

NO al raddoppio dello svincolo di Fornola. No ai Tir all'interno del Parco di Montemarcello-Magra

Fonte: cronaca4.it

Fornola 18 Agosto 2011 ore 07:58:17
Lo chiedono con una nota, gli abitanti della frazione di Fornola

«Gli abitanti della frazione di Fornola, allarmati per le continue dichiarazioni dei vari amministratori di turno sugli interventi che rivoluzioneranno il traffico locale, esprimono totale dissenso ai progetti di svincoli e di nuove strade che interesseranno la nostra frazione , come già esposto in incontri con i nostri amministratori.

La frazione, solo per l’impatto dell’autostrada, sopporta già il transito di 12milioni di veicoli l’anno. Con le nuove opere programmate il traffico sarà più che raddoppiato visto che accorperà la maggior parte dei veicoli che ora percorrono le due direttrici dalla Spezia verso Romito e verso Buonviaggio. Ci stupisce che questo incremento di traffico nella direzione verso Spezia non solleciti una presa di posizione dell’amministrazione spezzina , in quanto intaserà sicuramente via Carducci. E’ sconcertante che tutto questo venga progettato in contrasto alle leggi vigenti , come ad esempio il rispetto delle aree esondabili , aree SIC, aree parco, corridoio biologico, ma ancor più non tenendo in considerazione la salute dei cittadini e ignorando che eventuali interventi dovrebbero essere finalizzati ad un miglioramento della situazione attuale. A conferma di quanto detto, risaltano le dichiarazioni dei nostri amministratori nell’ultima assemblea a Bottagna dove affermano di voler sostituire la strada della Ripa con una nuova strada al suo fianco, nel fiume!

Gli abitanti della frazione di Fornola sono pertanto nettamente contrari alla costruzione del raddoppio dello svincolo e di nuove arterie a cui si opporranno con tutti gli strumenti a loro disposizione, anche perché, essendo già penalizzati da una situazione ambientale insostenibile, con questi interventi si andrà ad incidere in modo irrimediabile sulla vita del quartiere.»

mercoledì 17 agosto 2011

Comunicato Stampa

Foto: Protesta spontanea della popolazione in località Fornola
esasperata dalla presenza dei Tir, vicino alle abitazioni,
all'interno del Parco di Montemarcello-Magra.


Gli abitanti della frazione di Fornola, allarmati per le continue dichiarazioni dei vari amministratori di turno sugli interventi che rivoluzioneranno il traffico locale, esprimono totale dissenso ai progetti di svincoli e di nuove strade che interesseranno la nostra frazione , come già esposto in incontri con i nostri amministratori.
La frazione, solo per l’impatto dell’autostrada, sopporta già il transito di 12milioni di veicoli l’anno. Con le nuove opere programmate il traffico sarà più che raddoppiato visto che accorperà la maggior parte dei veicoli che ora percorrono le due direttrici dalla Spezia verso Romito e verso Buonviaggio. Ci stupisce che questo incremento di traffico nella direzione verso Spezia non solleciti una presa di posizione dell’amministrazione spezzina , in quanto intaserà sicuramente via Carducci. E’ sconcertante che tutto questo venga progettato in contrasto alle leggi vigenti , come ad esempio il rispetto delle aree esondabili , aree SIC, aree parco, corridoio biologico, ma ancor più non tenendo in considerazione la salute dei cittadini e ignorando che eventuali interventi dovrebbero essere finalizzati ad un miglioramento della situazione attuale. A conferma di quanto detto, risaltano le dichiarazioni dei nostri amministratori nell’ultima assemblea a Bottagna dove affermano di voler sostituire la strada della Ripa con una nuova strada al suo fianco, nel fiume!
Gli abitanti della frazione di Fornola sono pertanto nettamente contrari alla costruzione del raddoppio dello svincolo e di nuove arterie a cui si opporranno con tutti gli strumenti a loro disposizione, anche perché, essendo già penalizzati da una situazione ambientale insostenibile, con questi interventi si andrà ad incidere in modo irrimediabile sulla vita del quartiere.

Il Comitato Ambiente Vezzanese

venerdì 12 agosto 2011

No ai TIR nel Parco. Sindaco dove sei?


Protesta spontanea della popolazione in località Fornola esasperata dalla presenza dei Tir, vicino alle abitazioni, all'interno del Parco di Montemarcello-Magra.

Ci domandiamo con quale permessi siano stati autorizzati.

sabato 28 maggio 2011

Vezzano Ligure espulso dai Comuni Virtuosi

Fonte foto: internet

Fonte: comunivirtuosi.org

Pubblichiamo di seguito il testo della Relazione redatta dal Coordinatore dell'Associazione Comuni Virtuosi Marco Boschini, sulla cui base il Comitato direttivo della rete ha approvato all'unanimità l'espulsione del Comune di Vezzano Ligure (SP) che, legittimamente, ha scelto di mettere in campo progetti e una strategia diverse da quelle contenute nello Statuto e nel Manifesto dei Comuni Virtuosi.

Pur essendo il Comune di Vezzano uno dei quattro soci fondatori che, nel maggio del 2005, contribuì a dar vita all'esperienza dei comuni virtuosi, abbiamo ritenuto di procedere con tale sofferta decisione in quanto riteniamo che la credibilità conquistata sul campo e in anni di lavoro e impegno, non possa in nessun modo essere messa in discussione da classi dirigenti che non credono nei valori e negli obiettivi dell'Associazione.

Il Comune di Vezzano Ligure (SP) è stato protagonista, insieme a Colorno (PR), Monsano (AN) e Melpignano (LE), della costituzione dell’Associazione Comuni Virtuosi. Proprio nella sala del consiglio comunale del municipio spezzino, nel maggio del 2005, ospitò infatti la nascita della nostra rete, condividendo con le altre tre amministrazioni comunali l’avvio di un’esperienza esaltante di scambio di progettualità e buona gestione della “cosa pubblica”, che partiva dalle rispettive sperimentazioni in campo ambientale.

Grazie alla spinta emotiva della giunta guidata dall’allora sindaco Paola Giannarelli, il Comune di Vezzano (cittadina di circa 7.500 abitanti) si dimostrò da subito come motore trainante di un percorso di contaminazione di buone prassi nel campo soprattutto dell’efficienza energetica e della bioedilizia.

L’allegato energetico al Regolamento edilizio comunale, la sperimentazione in una frazione del paese del sistema di raccolta differenziata porta a porta spinta, l’introduzione di prodotti locali e biologici nelle mense scolastiche, l’uso dell’acqua del rubinetto e la riscoperta delle fonti naturali presenti in paese, così come i progetti di educazione ambientale per le nuove generazioni e la progettazione e realizzazione di edifici pubblici a basso impatto ambientale secondo le caratteristiche tecnico-costruttive della bioedilizia, hanno fatto di quella realtà un modello da seguire e un esempio da replicare in altre zone d’Italia, a partire dai Comuni soci.

Con le elezioni del giugno del 2009 alla guida del Comune arriva il Dott. Fiorenzo Abruzzo, già peraltro presente nella precedente Giunta guidata da Paola Giannarelli, socia fondatrice dell’Associazione.

Quello è l’inizio di un cambio radicale nei rapporti tra l’Ente e l’Associazione: mentre fino a quel momento il Comune aveva sempre partecipato attivamente alle attività del coordinamento e della rete, portando idee e proposte e presenziando a tutti gli appuntamenti istituzionali previsti dallo Statuto (assemblee, riunioni, ecc.), con la nuova Amministrazione in carica improvvisamente e fino a tutt’oggi (salvo un caso isolato nell’assemblea generale del maggio 2010 a Firenze) il Comune di Vezzano Ligure ha ritenuto evidentemente del tutto inutile portare avanti quel rapporto di collaborazione reciproca quasi naturale visto il ruolo di socio fondatore ricoperto.

A venire meno è anche quel minimo rispetto istituzionale che porta gli altri enti iscritti alla rete (ad oggi sono 53 sparsi in tutto il territorio nazionale) a comunicare eventuali assenze, a delegare il Presidente in occasione delle assemblee, e più in generale ad attivare e potenziare uno scambio di idee, progetti ed iniziative concrete portate avanti nei rispettivi territori, assolvendo quindi al primo e più importante obiettivo insito nella natura stessa della nostra associazione: fare in modo che le buone azioni diventino patrimonio comune per tutti gli associati, e possano diventare uno strumento codificabile e replicabile su larga scala.

Se a questo aggiungiamo un radicale cambio di impostazione rispetto alle politiche ambientali impostate nella precedente Giunta, si chiarisce ed evidenzia la motivazione che ha spinto il Presidente Gianluca Fioretti, su esplicito mandato del Comitato Direttivo, di chiedere informazioni e spiegazioni, tramite lettera raccomandata, al legale rappresentante nonché Sindaco del Comune Dott. Fiorenzo Abruzzo, rispetto alle motivazioni che hanno portato un comune socio fondatore, ad interrompere ogni tipo di rapporto con la rete.

Ecco il testo della comunicazione inviata al Comune di Vezzano Ligure ormai tre mesi fa.

Egregio Dott. Fiorenzo Abruzzo, con la presente, sono a manifestarLe, a nome mio personale e del Comitato Direttivo dell'Associazione, tutta la mia preoccupazione, in seguito alla visita che il Coordinatore dell’Associazione Marco Boschini Le ha fatto in occasione del servizio che il giornalista Giuliano Marrucci di “Report” sta preparando sulla nostra rete, al fine di raccontare alcune delle più significative esperienze in campo ambientale portate avanti dai nostri Comuni soci. E’ con rammarico che, anche in seguito alle indicazioni raccolte sul campo, siamo con la presente a sottolineare la distanza che ormai passa tra le azioni concrete portate avanti dall’ Amministrazione da Lei guidata e il Manifesto e lo Statuto dell’Associazione, ai quali nel maggio del 2005, proprio a Vezzano Ligure, anche il Suo comune decise di aderire, risultando così uno dei membri fondatori. Il tema dei Rifiuti è diventato, insieme alla Gestione del Territorio e a quella energetica, una delle questioni centrali che definiscono i criteri minimi di ammissibilità per le nuove richeste di adesione e, soprattutto, per la permanenza dei soci all’interno della Associazione. Apprendere, dopo sei anni, che il Suo Comune si attesta ad una percentuale di raccolta differenziata ferma al 25% rappresenta, oltre che lo specchio di una immobilità, politica e progettuale, verso un nuovo sistema di raccolta RSU (preferibilmente "porta a porta"), anche un pessimo risultato, secondo i criteri dell’Associazione, che può di per sé inficiare la possibilità per il Comune di Vezzano Ligure di rimanere all’interno dell’Associazione stessa. Ciò detto, con la presente siamo a chiederLe quindi una risposta in merito e un impegno concreto relativamente alla possibilità di investire strumenti e risorse per estendere il progetto " porta a porta " su tutto il territorio comunale e, al tempo stesso, avviare progetti conseguenti per la riduzione a monte dei rifiuti (pannolini lavabili, acqua del sindaco, prodotti sfusi, recupero olii esausti, ecc.). L'Associazione è pienamente consapevole che tali politiche e progetti comportano comunque scelte complesse e impegnative, politiche e anche in sede di Bilancio. Quindi, questa mia non vuole rappresentare una imposizione, nel pieno rispetto dell'autonomia decisionale del Comune da Lei amministrato. Ma, pur tuttavia, ci si trova in una situazione per cui, oggettivamente, i Valori e le azioni contenute all'interno del Manifesto, nello Statuto e nel Regolamento dell'Associazione sono ampiamente e concretamente messi in discussione dalle azioni e politiche svolte dalla Sua Amministrazione. Auspichiamo quindi con la presente una risposta che vada nella giusta direzione, quella della sostenibilità e della tutela e salvaguardia del Territorio. La struttura dell'Associazione rimane a Sua disposizione per ogni risposta a richieste e proposte attuate in tal senso. In attesa di un cortese riscontro, mi pregio di porgerLe i miei più distinti saluti.

In queste ultime settimane ci siamo chiesti più volte come procedere, considerato anche il ruolo particolare rivestito dal Comune di Vezzano Ligure, ma dobbiamo constatare con rammarico che le politiche ambientali praticate dal Comune da una parte, e l’intollerabile mancanza di rispetto manifestatasi nell’assenza di una risposta alla lettera sopra riportata dall’altra, non possono che portare ad un’unica, sofferta, conclusione: l’espulsione del Comune di Vezzano Ligure dall’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi.

Pur rispettando le scelte e l’autonomia di ogni ente locale socio, non possiamo certo permetterci, viste le numerosissime sollecitazioni e segnalazioni giunte nei mesi scorsi da diversi cittadini della comunità spezzina, onde evitare di far perdere di credibilità al progetto complessivo della rete a suo tempo voluto da Paola Giannarelli, di annoverare tra i nostri Comuni membri, una realtà come quella di Vezzano che persegue un modello di sviluppo e di comunità non in linea con la filosofia e i principi ispiratori contenuti nel Manifesto e nello Statuto dei Comuni Virtuosi.

Propongo per questo ai membri del Comitato Direttivo, a norma del Regolamento dell’Associazione, l’espulsione del Comune di Vezzano Ligure, chiedendo di approvarla all’unanimità, ratificandola tramite comunicazione scritta firmata dal Presidente Gianluca Fioretti.

Padova, 13 maggio 2011.

Il coordinatore, Marco Boschini

venerdì 28 gennaio 2011

"La Nazione" articolo del 28 Gennaio 2010

Fonte foto: internet

Maxi-blitz del gruppo interforze. Al setaccio un frantoio di inerti


CONTROLLI IN AZIONE IL CENTRO OPERATIVO DELLA DIA

Fonte: valdimagranews.it

UN AUTENTICO blitz ispettivo. quello condotto ieri mattina in un impianto di Vezzano per la lavorazione di inerti, lungo il Magra. Lo scopo: intensificare i controlli e la prevenzione delle infiltrazioni della criminalita organizzata nel tessuto dell’economia provinciale. A muoversi, personale del centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Genova, assieme a quello della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri, della Guardia di finanza e del Corpo forestale dello Stato della Spezia, nonché del Provveditorato alle opere pubbliche e dell’Ispettorato provinciale del lavoro. Il tutto col supporto dalla speciale task force costituita presso La Prefettura Utg della Spezia, che opera per la tutela della sicurezza dei cantieri. Una ventina di persone in tutto, per effettuare quello che viene definito un «accesso ispettivo» presso l’impianto di recupero di rifiuti inerti e triturazione inerti da cava ubicato nel comune di Vezzano Ligure (Fornola), di proprietà della Unicalcestruzzi Spa. con sede in Casal Monferrato (Alessandria). Durante l’attività ispettiva, protrattasi per l’intera giornata— riferisce una nota — si è proceduto all’identificazione ed al controllo di 22 persone addette ai lavori; di 9 persone giuridiche (società ed enti) e 35 automezzi.
LA NOTA spiega anche che nell’ambito dell’attuazione del dispositivo di contrasto volto ad impedire infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale dei lavori pubblici, il Gruppo interforze — composto dalla Direzione investigativa antimafia, dalla Polizia, dai Carabinieri, dalla Guardia di finanza, dal Provveditorato alle opere pubbliche e dall’Ispettorato provinciale del lavoro — opera un continuo monitoraggio, oltre che sui cantieri aperti e sulle ditte aggiudicatrici degli appalti pubblici, anche delle infrastrutture e degli insediamenti industriali per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa». Nel quadro delle attività informative ed investigative, il Centro Operativo della Dia di Genova, grazie a specifiche competenze, svolge infatti un ruolo di cerniera delle attività ispettive, «sia assicurando l’assetto sinergico con le forze di polizia e sociali territoriali, sia agendo in autonomia controllando periodicamente le imprese, gli uomini e i mezzi operanti nei cantieri strutturando metodi e modelli i investigativi i cui risultati confluiscono in appositi elaborati, poi trasmessi alla Prefettura. Il dossier arriverà quindi sulla scrivania del dottor Giuseppe Forlani, cui sono conferiti specifici poteri in tema di controllo degli appalti pubblici. Lo scopo, appunto, quello di scongiurare eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa.

Altre notizie stampa:

Primocanale.it: Mafia, ispezioni della Dia nell'impianto di recupero inerti