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venerdì 28 gennaio 2011

"La Nazione" articolo del 28 Gennaio 2010

Fonte foto: internet

Maxi-blitz del gruppo interforze. Al setaccio un frantoio di inerti


CONTROLLI IN AZIONE IL CENTRO OPERATIVO DELLA DIA

Fonte: valdimagranews.it

UN AUTENTICO blitz ispettivo. quello condotto ieri mattina in un impianto di Vezzano per la lavorazione di inerti, lungo il Magra. Lo scopo: intensificare i controlli e la prevenzione delle infiltrazioni della criminalita organizzata nel tessuto dell’economia provinciale. A muoversi, personale del centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Genova, assieme a quello della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri, della Guardia di finanza e del Corpo forestale dello Stato della Spezia, nonché del Provveditorato alle opere pubbliche e dell’Ispettorato provinciale del lavoro. Il tutto col supporto dalla speciale task force costituita presso La Prefettura Utg della Spezia, che opera per la tutela della sicurezza dei cantieri. Una ventina di persone in tutto, per effettuare quello che viene definito un «accesso ispettivo» presso l’impianto di recupero di rifiuti inerti e triturazione inerti da cava ubicato nel comune di Vezzano Ligure (Fornola), di proprietà della Unicalcestruzzi Spa. con sede in Casal Monferrato (Alessandria). Durante l’attività ispettiva, protrattasi per l’intera giornata— riferisce una nota — si è proceduto all’identificazione ed al controllo di 22 persone addette ai lavori; di 9 persone giuridiche (società ed enti) e 35 automezzi.
LA NOTA spiega anche che nell’ambito dell’attuazione del dispositivo di contrasto volto ad impedire infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale dei lavori pubblici, il Gruppo interforze — composto dalla Direzione investigativa antimafia, dalla Polizia, dai Carabinieri, dalla Guardia di finanza, dal Provveditorato alle opere pubbliche e dall’Ispettorato provinciale del lavoro — opera un continuo monitoraggio, oltre che sui cantieri aperti e sulle ditte aggiudicatrici degli appalti pubblici, anche delle infrastrutture e degli insediamenti industriali per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa». Nel quadro delle attività informative ed investigative, il Centro Operativo della Dia di Genova, grazie a specifiche competenze, svolge infatti un ruolo di cerniera delle attività ispettive, «sia assicurando l’assetto sinergico con le forze di polizia e sociali territoriali, sia agendo in autonomia controllando periodicamente le imprese, gli uomini e i mezzi operanti nei cantieri strutturando metodi e modelli i investigativi i cui risultati confluiscono in appositi elaborati, poi trasmessi alla Prefettura. Il dossier arriverà quindi sulla scrivania del dottor Giuseppe Forlani, cui sono conferiti specifici poteri in tema di controllo degli appalti pubblici. Lo scopo, appunto, quello di scongiurare eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa.

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